Pensa come mangi
Una filosofia globale del cibo
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Perché ciò che mangi decide la forma del mondo.
Un manuale di sopravvivenza alle sfide alimentari del XXI secolo.
Dovremmo conoscere l’origine del cibo che arriva sulle nostre tavole, gli effetti che ha sull’ambiente, la cultura, la salute, l’economia, il benessere di lavoratori e animali. Anche gli alimenti in apparenza più semplici nascondono filiere opache se non del tutto imperscrutabili, che ostacolano una piena consapevolezza delle nostre scelte di consumo. Se da un lato il commercio globale ha arricchito le nostre diete di prodotti e sapori mai incontrati prima, dall’altro ha fornito il pretesto per scatenare veri e propri scontri identitari intorno alla sacralità dei cosiddetti piatti tradizionali. Il cibo può essere scarso o sovrabbondante, ultraprocessato o biologico, oppure una forma d’arte, un simbolo comunitario, una rivendicazione di appartenenza. Ma oggi può essere soprattutto una scelta cosciente, non una semplice abitudine.
Julian Baggini, filosofo e giornalista britannico, cofondatore della rivista «The Philosophers’ Magazine», è membro del Food Ethics Council e ha diretto il Royal Institute of Philosophy. Collabora con «The Guardian», «Financial Times», «Times Literary Supplement» e «Prospect». In Italia sono stati pubblicati, tra gli altri, Il maiale che vuole essere mangiato e altri 99 esperimenti mentali (2006), Etica (2013), Vita. Istruzioni per l’uso (2020).
«Un libro importante sulla crisi del nostro modello alimentare e sulle possibili alternative. Baggini affronta una questione complessa con equilibrio, chiarezza e un pizzico di ironia.» Ned Palmer
Un manuale di sopravvivenza alle sfide alimentari del XXI secolo.
Dovremmo conoscere l’origine del cibo che arriva sulle nostre tavole, gli effetti che ha sull’ambiente, la cultura, la salute, l’economia, il benessere di lavoratori e animali. Anche gli alimenti in apparenza più semplici nascondono filiere opache se non del tutto imperscrutabili, che ostacolano una piena consapevolezza delle nostre scelte di consumo. Se da un lato il commercio globale ha arricchito le nostre diete di prodotti e sapori mai incontrati prima, dall’altro ha fornito il pretesto per scatenare veri e propri scontri identitari intorno alla sacralità dei cosiddetti piatti tradizionali. Il cibo può essere scarso o sovrabbondante, ultraprocessato o biologico, oppure una forma d’arte, un simbolo comunitario, una rivendicazione di appartenenza. Ma oggi può essere soprattutto una scelta cosciente, non una semplice abitudine.
Julian Baggini, filosofo e giornalista britannico, cofondatore della rivista «The Philosophers’ Magazine», è membro del Food Ethics Council e ha diretto il Royal Institute of Philosophy. Collabora con «The Guardian», «Financial Times», «Times Literary Supplement» e «Prospect». In Italia sono stati pubblicati, tra gli altri, Il maiale che vuole essere mangiato e altri 99 esperimenti mentali (2006), Etica (2013), Vita. Istruzioni per l’uso (2020).
«Un libro importante sulla crisi del nostro modello alimentare e sulle possibili alternative. Baggini affronta una questione complessa con equilibrio, chiarezza e un pizzico di ironia.» Ned Palmer
- Collana: Arcipelago
- Editore: Touring Editore
- Lingua/Edizione: Italiano
- CM: H9116A
- ISBN - EAN: 9788836582976
- Pagine: 512
- Formato cm: 14 x 21
- Legatura: brossura con alette
- Anno edizione: 2024